LE CONSULENZE A PARTITA IVA

La riforma Fornero è stata ulteriormente burocratizzata dopo il confronto con i sindacati. Affinché le consulenze a patita-Iva  (ricorrenti nelle attività di ricerca),  non si trasformino in Collaborazioni coordinate e continuate non devono ricorrere almeno due delle seguenti condizioni:  A) - Dal 18 luglio 2013 la durata non può superare i 241 giorni lavorati anche non continuativi;  B) - Corrispettivo non superiore all'80% di quanto percepito dal collaboratore nell'anno solare;  C) - Postazione fissa del lavoratore presso la sede del committente.   Inoltre non scatta la trasformazione del rapporto anche quando esistano i seguenti due elementi:  A) -  La prestazione riguarda competenze di elevato grado intellettuale o rilevanti esperienze derivanti da titoli o attestati per almeno dieci anni di lavoro;   B) - Il lavoratore ha un reddito annuo da lavoro autonomo per il 2012 di almeno 18.662 euro,  per il 2012.   Infine le attività professionali organizzate in Albi come da elenco pubblicato dal Ministero sono escluse dalla presunzione di Collaborazione coordinata e continuata.  Consultare il decreto.

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